La realizzazione del progetto è partita dall’analisi cromatica del settore del libero servizio della grande distribuzione per visionare i competitors e le loro scelte in fatto di packaging per riuscire avere dei dati di partenza da unire agli obiettivi di Fiorucci e costruire una
strategia di branding funzionale e vincente. Dall’analisi è emerso che Fiorucci è un’azienda dalla grande riconoscibilità con la particolarità di avere nel proprio portafoglio un forte
love-brand, vale a dire un prodotto trainante conosciuto e apprezzato dalla maggior parte dei consumatori, la mortadella Suprema. Siamo infatti partiti dal suo packaging, rosa e ben riconoscibile, per ricavare una tavolozza di partenza da cui attingere per il restyling di tutte le altre referenze. Così tutta la linea Fiorucci si tinge di rosa per una
coerenza cromatica che, prodotto dopo prodotto, aumenta la coerenza di marca creando un vero
color-block a banco frigo tra affettati e i cubetti. Di questi ultimi, i cubetti di prosciutto cotto e pancetta dolce e affumicata, abbiamo realizzato lo
shooting fotografico e il
food styling di ogni ricetta presente sul packaging. A rimarcare questa volontà di riconoscibilità anche il settore del
libero servizio s’è tinto di rosa, proprio per creare un ponte tra i due consumatori, chi è di fretta e acquista la vaschetta e l’amante delle “cose di una volta”. I packaging della linea Fiorucci, al grido di
“pink revolution”, si trasformano e aumentano la loro forza comunicativa facendo gioco di squadra: assieme al rosa anche il marrone scuro, da sempre firma d’autore dell’azienda, e l’aspetto tattile e kraft del packaging che dona un sapore antico, rimarcando le radici di Fiorucci che – dal 1850 – offre salumi di alta norcineria.